Fortunato Lodi geometria pratica

Fortunato Lodi (Bologna, 1805-1882) è stato un importante architetto che ha lavorato a lungo sia in Italia settentrionale sia in Portogallo.
Fra le sue opere vi è un "Manuale pratico di Geometria" da lui pubblicato a Milano nel 1854.
Il testo rappresenta un significativo contributo alla riscoperta del livello delle conoscenze di geometria pratica, piana e solida, a metà dell'Ottocento.
Particolarmente interessanti sono i suoi metodi pratici approssimati per la costruzione di poligoni regolari fino a 19 lati.

Fortunato_Lodi_geometripratica

Assonometria

L'assonometria obliqua forma un gruppo di metodi di proiezioni di cui fa parte la cavaliera: essa è stata impiegata in Occidente almeno a partire dal IV secolo a.C. nel mondo greco-romano. Anche in Cina il suo uso documentato è molto antico.
 Leonardo da Vinci disegnò molte macchine in assonometrie oblique. Numerosi trattati rinascimentali geometrici, matematici e architettonici utilizzarono largamente le assonometrie oblique.
 Piero della Francesca rientra a buon diritto fra i precursori dell'assonometria isometrica, poi codificata dall'inglese William Farish all'inizio del XIX secolo. Sempre nel corso di questo secolo sono state elaborate altre assonometrie ortogonali, fra le quali la dimetrica e la trimetrica.

appuntiassonometria.pdf

Cosimo Bartoli

Il trattato "Del Modo di Misurare le Distanzie..." di Cosimo Bartoli (1503-1572) è stato probabilmente il più importante testo di geometria pratica del Cinquecento.
Esso è diviso in sei Libri: in questo articolo sono esaminati soltanto il Secondo (dedicato alla geometria piana) e il Terzo (consacrato alla geometria solida).

cosimo_bartoli.pdf

Terne Pitagoriche

 L’articolo verte sulle terne pitagoriche ed è diviso in due parti.
 La prima muove dalle acquisizioni della geometria presso gli Egizi e i Babilonesi.
 Il mito che attribuisce a Pitagora la scoperta dell’omonimo teorema è infondato: oltre un millennio prima gli Egizi e i Babilonesi
conoscevano il teorema e lo impiegavano senza preoccuparsi di dimostrarlo. Sarebbe più corretto chiamarlo “teorema dell’ipotenusa”.
 Sono poi mostrati alcuni metodi, aritmetici e geometrici, per la creazione delle terne pitagoriche.
 Nella seconda parte è esposto in maniera sintetica il lavoro del matematico cinese Liu Hui (vissuto nel III secolo) sui
triangoli rettangoli e sui cerchi in essi inscritti e sulla determinazione delle lunghezze dei relativi diametri.

terne_pitagoriche.pdf

 

 compasso

APPUNTI DI GEOMETRIA PRATICA

 © Sergio Calzolani, Firenze, 2016

e-mail: sergio(punto)calzolani(at)outlook(punto)it

 

I materiali contenuti in questo sito possono essere riprodotti, in tutto o in parte, a scopi non commerciali, purché siano citati l’Autore e la fonte.

I documenti contengono appunti relativi alla geometria pratica e cenni relativi alla sua storia.

                      

Geometria teorica e geometria pratica

La geometria teorica dimostra teoremi e per farlo può impiegare soltanto il compasso ad apertura fissa e la riga non graduata.

L'espressione geometria pratica fu introdotta dal monaco Ugo da San Vittore (circa 1096 – 1141) nel titolo di un suo trattato in latino ("Practica geometriæ"). L'espressione stava a significare una "geometria nuova" in grado di aiutare mercanti, agrimensori, artigiani e artisti nei loro lavori.

La geometria pratica risolve problemi concreti usando una grande varietà di strumenti: compassi ad apertura regolabile, righe graduate, goniometri e molti altri.