Il trattato di Euclide sulla divisione delle figure

I primi esempi di divisione delle figure piane paiono risalire agli Egizi e ai Babilonesi: nacquero gli agrimensori e l'agrimensura quale ramo della geometria pratica che si occupava della misura e della divisione delle figure piane.
Euclide preparò un trattato sulla divisione delle figure che nella versione originale greca è andato perduto. I geometri Arabi conobbero l'opera e la utilizzarono: si deve al loro lavoro la conoscenza del lavoro di Euclide da parte dei geometri Europei.

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Trasformazioni di figure piane in poligoni

L'articolo propone alcuni esempi di trasformazione di figure piane in poligoni regolari quali triangoli equilateri, rettangoli e quadrati.
Molte pubblicazioni inglesi di inizio del Novecento presentavano casi simili: all'epoca la parsimonia era una virtù e la società dello spreco non si era ancora manifestata.
L'appendice è dedicata a un cenno riguardo a un'interessante scoperta compiuta nel XX secolo: è stata verificata l'analogia fra la copertura di un rettangolo o di un quadrato con piastrelle quadrate di differenti dimensioni e le due leggi di Kirchhoff elaborate per risolvere i problemi dei circuiti elettrici.

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Lo Zibaldone da Canal

Lo Zibaldone da Canal è un manoscritto di area veneziana la cui parte più antica è attribuita all'inizio del Trecento.
Contiene 69 carte: dalla 1 recto alla 43 verso sono presenti problemi di natura matematica, pochi dei quali sono di interesse geometrico.
In questo artcolo sono considerati solo questi ultimi.

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Lo Zibaldone Riccardiano

Lo Zibaldone Riccardiano 2161 è un manoscritto compilato da un Anonimo, molto probabilmente in area veneziana, entro il primo terzo del XIV secolo.
Esso contiene molti temi: nell'articolo qui pubblicato sono considerate soltanto le "Ragioni" di natura geometrica.
Diversi problemi affrontano argomenti che sono presenti nei contemporanei trattati d'abaco Toscani.
Anche in questo manoscritto non vi è alcuna dimostrazione: le soluzioni sono quasi sempre corrette.

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APPUNTI DI GEOMETRIA PRATICA

 © Sergio Calzolani, Firenze, 2016

e-mail: sergio(punto)calzolani(at)outlook(punto)it

 

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I documenti contengono appunti relativi alla geometria pratica e cenni relativi alla sua storia.

                      

Geometria teorica e geometria pratica

La geometria teorica dimostra teoremi e per farlo può impiegare soltanto il compasso ad apertura fissa e la riga non graduata.

L'espressione geometria pratica fu introdotta dal monaco Ugo da San Vittore (circa 1096 – 1141) nel titolo di un suo trattato in latino ("Practica geometriæ"). L'espressione stava a significare una "geometria nuova" in grado di aiutare mercanti, agrimensori, artigiani e artisti nei loro lavori.

La geometria pratica risolve problemi concreti usando una grande varietà di strumenti: compassi ad apertura regolabile, righe graduate, goniometri e molti altri.