Geometria nella Mesopotia

Oltre 2000 tavolette di argilla scavate in Iraq, Siria e Iran, risalenti alle varie civiltà che si sono succedute nel Medio Oriente sono di natura matematica. Esse contengono problemi aritmetici, geometrici, metrologici e astronomici.
 Alcune tavolette contengono tabelle di costanti geometriche usate per semplificare i calcoli.
 Gli studi condotti sul loro contenuto mostrano l’importanza della matematica e della geometria dei Babilonesi nella creazione della geometria greca. Lo stesso Erone di Alessandria mostra chiare manifestazioni di questo benefico influsso: le sue formule approssimate relative all’area dei poligoni regolari paiono derivare direttamente dal lavoro degli scribi della Mesopotamia.

geometria_mesopotamia.pdf

 

 compasso

APPUNTI DI GEOMETRIA PRATICA

 © Sergio Calzolani, Firenze, 2016

e-mail: sergio(punto)calzolani(at)outlook(punto)it

 

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I documenti contengono appunti relativi alla geometria pratica e cenni relativi alla sua storia.

                      

Geometria teorica e geometria pratica

La geometria teorica dimostra teoremi e per farlo può impiegare soltanto il compasso ad apertura fissa e la riga non graduata.

L'espressione geometria pratica fu introdotta dal monaco Ugo da San Vittore (circa 1096 – 1141) nel titolo di un suo trattato in latino ("Practica geometriæ"). L'espressione stava a significare una "geometria nuova" in grado di aiutare mercanti, agrimensori, artigiani e artisti nei loro lavori.

La geometria pratica risolve problemi concreti usando una grande varietà di strumenti: compassi ad apertura regolabile, righe graduate, goniometri e molti altri.