La misura della capacità delle botti

La misura della capacità delle botti e del loro contenuto in vino o in olio ha sempre richiamato l'attenzione del Fisco e dei geometri: nei tempi antichi il vino era uno prodotti più facilmente tassabili e offriva notevoli introiti alle casse dei Comuni medioevali. La corretta determinazione del volume del vino contenuto nelle botti ai fini di un esatto pagamento delle imposte ha sempre fornito uno spunto agli abacisti medievali. La particolare forma delle botti richiedeva importanti conoscenze di geometria piana e solida. Da Paolo dell'Abbaco a Maestro Benedetto da Firenze al senese Tommaso della Gazzaia fino al grande pittore matematico Piero della Francesca è stato un susseguirsi di formule e metodi approssimati.

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 compasso

APPUNTI DI GEOMETRIA PRATICA

 © Sergio Calzolani, Firenze, 2016

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I documenti contengono appunti relativi alla geometria pratica e cenni relativi alla sua storia.

                      

Geometria teorica e geometria pratica

La geometria teorica dimostra teoremi e per farlo può impiegare soltanto il compasso ad apertura fissa e la riga non graduata.

L'espressione geometria pratica fu introdotta dal monaco Ugo da San Vittore (circa 1096 – 1141) nel titolo di un suo trattato in latino ("Practica geometriæ"). L'espressione stava a significare una "geometria nuova" in grado di aiutare mercanti, agrimensori, artigiani e artisti nei loro lavori.

La geometria pratica risolve problemi concreti usando una grande varietà di strumenti: compassi ad apertura regolabile, righe graduate, goniometri e molti altri.