Nicolas Chuquet

Il trattato di Geometria compilato dal francese Nicolas Chuquet (1445-1455/1488) è un testo che contiene numerosi problemi geometrici relativi sia a figure piane che solide.
L'Autore applica numerose regole risalenti a Euclide, a Erone e ad altri antichi geometri, senza citarli e senza offrire dimostrazioni.
Molti dati dei problemi sono espressi da numeri sotto forma di radici quadrate, ciò che rende più difficoltosa la lettura.
Il testo mostra la notevole influenza che sull'Autore è stata esercitata dai lavori degli abacisti Italiani.
La successione degli argomenti trattati è piuttosto disorganizzata.

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L’OPERA GEOMETRICA DI SAVASORDA

Il trattato geometrico scritto da Abraham Bar Hiyya (circa 1065/1070 - 1136), meglio conosciuto come Savasorda, è stato un'opera importante per il rinnovamento della cultura scientifica e tecnica per gli Europei del Medioevo.
E' ritenuto frutto di un'approfondita conoscenza da parte di Savasorda delle opere matematiche degli Arabi.
Da molti studiosi, l'opera di Savasorda è ritenuta fra le più importanti fonti utilizzate da Leonardo da Pisa (Fibonacci) per la stesura della "Practica geometriae" che, a sua volta, ha largamente influenzato le parti dedicate alla geometria pratica dei trattati dei maestri d'abaco.

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Il trattato di Euclide sulla divisione delle figure

I primi esempi di divisione delle figure piane paiono risalire agli Egizi e ai Babilonesi: nacquero gli agrimensori e l'agrimensura quale ramo della geometria pratica che si occupava della misura e della divisione delle figure piane.
Euclide preparò un trattato sulla divisione delle figure che nella versione originale greca è andato perduto. I geometri Arabi conobbero l'opera e la utilizzarono: si deve al loro lavoro la conoscenza del lavoro di Euclide da parte dei geometri Europei.

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Trasformazioni di figure piane in poligoni

L'articolo propone alcuni esempi di trasformazione di figure piane in poligoni regolari quali triangoli equilateri, rettangoli e quadrati.
Molte pubblicazioni inglesi di inizio del Novecento presentavano casi simili: all'epoca la parsimonia era una virtù e la società dello spreco non si era ancora manifestata.
L'appendice è dedicata a un cenno riguardo a un'interessante scoperta compiuta nel XX secolo: è stata verificata l'analogia fra la copertura di un rettangolo o di un quadrato con piastrelle quadrate di differenti dimensioni e le due leggi di Kirchhoff elaborate per risolvere i problemi dei circuiti elettrici.

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 compasso

APPUNTI DI GEOMETRIA PRATICA

 © Sergio Calzolani, Firenze, 2016

e-mail: sergio(punto)calzolani(at)outlook(punto)it

 

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I documenti contengono appunti relativi alla geometria pratica e cenni relativi alla sua storia.

                      

Geometria teorica e geometria pratica

La geometria teorica dimostra teoremi e per farlo può impiegare soltanto il compasso ad apertura fissa e la riga non graduata.

L'espressione geometria pratica fu introdotta dal monaco Ugo da San Vittore (circa 1096 – 1141) nel titolo di un suo trattato in latino ("Practica geometriæ"). L'espressione stava a significare una "geometria nuova" in grado di aiutare mercanti, agrimensori, artigiani e artisti nei loro lavori.

La geometria pratica risolve problemi concreti usando una grande varietà di strumenti: compassi ad apertura regolabile, righe graduate, goniometri e molti altri.