Lo Zibaldone da Canal

Lo Zibaldone da Canal è un manoscritto di area veneziana la cui parte più antica è attribuita all'inizio del Trecento.
Contiene 69 carte: dalla 1 recto alla 43 verso sono presenti problemi di natura matematica, pochi dei quali sono di interesse geometrico.
In questo artcolo sono considerati solo questi ultimi.

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Lo Zibaldone Riccardiano

Lo Zibaldone Riccardiano 2161 è un manoscritto compilato da un Anonimo, molto probabilmente in area veneziana, entro il primo terzo del XIV secolo.
Esso contiene molti temi: nell'articolo qui pubblicato sono considerate soltanto le "Ragioni" di natura geometrica.
Diversi problemi affrontano argomenti che sono presenti nei contemporanei trattati d'abaco Toscani.
Anche in questo manoscritto non vi è alcuna dimostrazione: le soluzioni sono quasi sempre corrette.

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Cassetta attrezzi

La "cassetta degli attrezzi" contiene la descrizione di una serie di metodi geometrici: dalla sezione aurea alla sezione sacra, fino ai rapporti metallici.
Dalla sezione sacra degli antichi Romani potrebbe discendere il nostro formato A dei fogli di carta.
L'architettura islamica di Cordova fornisce altri interessanti spunti geometrici.

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Columbia Algorismo

Il "Columbia Algorismo" è un manoscritto contenente un trattato di abaco compilato a Cortona o in area cortonese-umbra. Un'attenta considerazione delle liste di monete mnedievali presenti nel manoscritto hanno permesso alla nota docente di Numismatica Luicia Travaini di datare il testo al periodo 1278-1282.
Il manoscritto è quindi anteriore al "Livero de l'Abbecho" di area perugina, attribuito al 1288-1290.
Come altri trattati di abaco anche il Columbia Algorismo contiene alcuni problemi geometrici.

Columbia Algorismo

 

 compasso

APPUNTI DI GEOMETRIA PRATICA

 © Sergio Calzolani, Firenze, 2016

e-mail: sergio(punto)calzolani(at)outlook(punto)it

 

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I documenti contengono appunti relativi alla geometria pratica e cenni relativi alla sua storia.

                      

Geometria teorica e geometria pratica

La geometria teorica dimostra teoremi e per farlo può impiegare soltanto il compasso ad apertura fissa e la riga non graduata.

L'espressione geometria pratica fu introdotta dal monaco Ugo da San Vittore (circa 1096 – 1141) nel titolo di un suo trattato in latino ("Practica geometriæ"). L'espressione stava a significare una "geometria nuova" in grado di aiutare mercanti, agrimensori, artigiani e artisti nei loro lavori.

La geometria pratica risolve problemi concreti usando una grande varietà di strumenti: compassi ad apertura regolabile, righe graduate, goniometri e molti altri.